L’Egitto sta cercando di rilanciare il turismo, che rappresenta il 15% circa del Pil in calo dal 2011 per rivoluzioni, terrorismo islamico e ora per la pandemia, investendo molto sulle ricerche archeologiche.
La pagina Facebook del ministero delle Antichità egiziane ha annunciato il ritrovamento di circa 250 tombe rupestri, rinvenute nell’Egitto Centrale da una missione del Consiglio supremo delle antichità egiziane del governatore di Sohag. Le tombe sembrano risalire a circa 4.200 anni fa.
Il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, Mustafa Waziri, nel testo ha precisato che sono state scoperte tombe a “pozzo” e “altre con una rampa che termina con una camera funeraria”.
Gli scavi hanno portato alla scoperta di: vasi di alabastro di piccole dimensioni, resti di uno specchio rotondo di metallo, di ossa umane e animali, molti frammenti di ceramiche, pezzi di calcare con iscrizioni che potrebbero rappresentare dipinti funerari dei proprietari di tombe, fatti risalire alla fine della VI Dinastia, vasi di ceramica utilizzati nella vita quotidiana e altri all’interno di mobili funerari chiamati “vot”, la nota spiega che sono dei piccoli vasi sferico con residui di rivestimento giallastro all’esterno.