giovedì, 18 Aprile 2024

Israele e Hamas, è guerra: attacchi sempre più violenti

Gli scontri non si fermano. Nella notte, violento attacco di Hamas su TelAviv. Stati Uniti preoccupati per l'escalation di violenza in Medio Oriente. Oggi incontro urgente del Consiglio dell'ONU

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“Abbiamo attaccato centinaia di obiettivi, ed è solo l’inizio”, ha riferito Hamas, pronto ad intensificare gli attacchi contro gli israeliani nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il suo leader, Ismail Haniyeh, primo ministro dell’Autorità Nazionale palestinese in un discorso televisivo.

“Se Israele vuole un’escalation, la resistenza è pronta, se vuole fermarsi siamo pronti anche noi”, ha continuato Haniyeh, rivolgendo un invito alle forze di sicurezza israeliane a ritirarsi dalla Spianata delle Moschee a Gerusalemme.

“Ai leader del mondo dico: nessun Paese sovrano potrebbe mai accettare che si apra il fuoco contro i suoi centri abitati. Abbiamo il diritto ed il dovere di agire”. Sono le parole del ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, dopo una consultazione con il premier Benjamin Netanyahu e con i vertici militari.

Intanto, tra il botta e risposta dei due governi, il bilancio delle vittime si aggrava. Sarebbero almeno 28 i Palestinesi uccisi in questi giorni dai bombardamenti tra cui anche alcuni bambini.

Le ultime, sono due giovani Israeliani, un ragazzo e una ragazza colpiti da un razzo mentre si trovavano nella propria auto nella città di Lod. “Questa è la Notte dei Cristalli a Lod”, ha detto il sindaco della città Yair Revivo, riferendosi alla caccia contro gli ebrei nella Germania nazista del 1938. Revivo, ha chiesto al premier Benyamin Netanyhau di dichiarare “lo stato di emergenza della città” e l’intervento dell’esercito.

“Qui c’è una mancanza del governo”, ha aggiunto, “è un fatto gigantesco: una Intifada degli arabi israeliani. Sono bruciate le sinagoghe, come centinaia di auto. Centinaia di teppisti arabi stanno percorrendo le strade. E’ scoppiata la guerra civile”.

Tel Aviv è stata colpita più volte. Oggi le scuole resteranno chiuse. “Una rappresaglia”, dichiara Hamas, contro l’azione militare Israeliana che aveva distrutto un palazzo di 12 piani nella Striscia dove si trovavano i suoi uffici.

“Come promesso, abbiamo sferrato un attacco contro Tel Aviv. Abbiamo lanciato 130 razzi in reazione alla distruzione di un grande edificio a Gaza”. Lo annuncia l’ala militare di Hamas, brigate Ezzedin al-Kassam

Sempre nella notte, un razzo sparato da Gaza ha centrato la pipeline del ‘Red-Med Land Bridge’ ad Ashkelon, che collega il Mediterraneo al porto di Eilat sul Mar Rosso.

E continueranno ancora oggi con il lancio di 210 razzi sul territorio israeliano. Il braccio armato di Hamas ha dichiarato in un comunicato che “lancerà 110 razzi verso la metropoli di Tel Aviv” e altri “100” verso la città di Beer Sheva, “come rappresaglia per la ripresa degli attacchi contro edifici abitati da civili”.

Gli Stati Uniti sono preoccupati per l’escalation di violenza in Medio Oriente. Per cui oggi, si terrà un incontro urgente del Consiglio dell’ONU. La Casa Bianca condanna il lancio di razzi da parte di Hamas e sostiene che “lo Stato ebraico ha il diritto di difendersi”. Gerusalemme, una città di tale importanza per le persone di fede in tutto il mondo, deve essere un luogo di coesistenza”, ha detto la portavoce Jen Psaki.

Intanto, Donald Trump approfitta dello scontro Palestina-Israele per accusare il presidente Biden di debolezza.

“Quando ero in carica eravamo chiamati la Presidenza della Pace, perché gli avversari di Israele sapevano che gli Stati Uniti erano con forza dalla parte di Israele e ci sarebbero state rapide rappresaglie se Israele fosse stato attaccato”, ha detto. “Con Biden, il mondo sta diventando più violento e più instabile, perché la debolezza di Biden e la mancanza di sostegno a Israele stanno portando a nuovi attacchi contro i nostri alleati”. 

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