“Rose rosse per ogni compleanno delle mie figlie“, così aveva stabilito nel suo testamento Paolo Rossi, indimenticato campione di Spagna ’82 scomparso lo scorso 9 dicembre.
“Uno dei pensieri che più lo tormentavano era l’idea di non veder crescere le nostre due bambine, che hanno 9 e 11 anni, e di non essere al loro fianco nei momenti speciali“, ha raccontato Federica Cappelletti, la moglie, a Il Corriere Veneto. Pablito era preoccupato per il futuro di Sofia Elena e Maria Vittoria e per come avrebbero affrontato la perdita del padre.
Il desiderio di Rossi era quello di essere presente, nonostante tutto, ai compleanni delle bambine: “Mi ha chiesto di regalare loro un mazzo di rose rosse: tanti fiori quanto l’età che festeggeranno. E mi ha chiesto di farlo per sempre, compleanno dopo compleanno: fino a quando io ci sarò, le nostre figlie riceveranno un mazzo di fiori e un biglietto d’auguri del loro papà“. Una volontà rispettata da Cappelletti e da Alessandro Rossi, figlio maggiore del numero 20 della Nazionale.