mercoledì, 24 Aprile 2024

Recovery Plan, Draghi: “L’intero piano è un investimento sul futuro i giovani e le donne”

Futuro, giovani e donne, tra i punti fondamentali affrontati da Draghi durante l'intervento di oggi alla Camera sul Recovery Plan da 248 miliardi.

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Diversi i temi affrontanti questa mattina in materia di Recovery Plan dal Presidente Draghi, che ha aperto il suo discorso ribadendo il profondo rispetto nei confronti del Parlamento. Nella premessa generale inoltre il Presidente ha affermato che il Piano, il quale prevede lo  stanziamento di 248 miliardi divisi tra fondi europei e risorse nazionali, permette investimenti che sarebbero stati impensabili fino a poco tempo fa. Tra i punti principali del Piano compaiono i giovani, l’occupazione femminile, il Sud, il turismo e l’ambiente, tutti argomenti presi in considerazione per rispondere alle critiche mosse dai diversi partiti e cariche politiche.

Giovani
“Dobbiamo garantire ai nostri giovani welfare, sicurezza abitativa e un mercato del lavoro adeguato. Ieri in quest’Aula, ho parlato delle misure del Piano per le famiglie giovani, quelle per le infrastrutture sociali e le case popolari, e gli incentivi fiscali per i mutui.
Inoltre, il piano interviene per garantire in maniera equa e adeguata il diritto allo studio, e stanzia quasi un miliardo per gli alloggi studenteschi, 500 milioni per le borse di studio per accedere all’università. Prevede poi l’ampliamento dei dottorati, attraverso un finanziamento cumulativo di circa un miliardo”.

Donne
“l Piano prevede importanti misure a sostegno delle donne lavoratrici. Vi sono interventi a favore dell’imprenditoria femminile, ma soprattutto un corposo pacchetto per aiutare ad alleggerire il carico familiare che spesso grava sulle spalle delle donne. Il Piano asili nido, di cui ha parlato anche l’On. Tripodi del Movimento 5 Stelle, stanzia ben 4,6 miliardi per gli asili nido e le scuole d’infanzia. Questo investimento porta a creare circa 230.000 nuovi posti destinati ai bambini più piccoli, e si tratta di una stima prudenziale. L’ambizione del Governo è raggiungere e superare gli obiettivi europei a riguardo. Si prevede inoltre il rafforzamento dei servizi di prossimità e di supporto all’assistenza domiciliare”.

Sud”
Al Sud andrà circa il 40% delle risorse che possono essere ripartite con il criterio del territorio, ovvero circa 82 miliardi di euro. È una cifra più alta della quota della popolazione residente al Sud (34%), e molto più alta della quota di prodotto interno lordo (22%). Questi interventi per il Sud convergono su quattro priorità: il miglioramento dei servizi, la sostenibilità, le connessioni e i collegamenti e l’attrazione di nuovi investimenti. Sono tutte misure che si inseriscono nella nostra visione complessiva: far ripartire e poi accelerare la convergenza del Mezzogiorno, ferma ormai da mezzo secolo”.

Turismo
“Per quanto riguarda le osservazioni di Fratelli d’Italia e della Lega sul turismo, sottolineo come a questi settori siano destinati circa 8 miliardi di euro. Sono previsti interventi per la valorizzazione di siti storici e culturali, volti a migliorare la sicurezza, l’accessibilità e la loro attrattività. Ci sono inoltre investimenti nel digitale, per consentire il collegamento dell’interno ecosistema turistico e per migliorare la competitività delle imprese”.

Transizione Ambientale
“Noto che sono arrivate osservazioni apparentemente opposte circa la transizione ambientale. Alcuni temono che possa far danno al nostro sistema industriale esistente. Essa è una priorità trasversale del nostro Piano. Il PNRR alloca circa il 40% delle risorse ad obiettivi climatici. Oltre agli interventi previsti nella Missione 2, ci sono quelli sui trasporti, e sull’efficienza energetica. Siamo quindi ben oltre l’obiettivo europeo del 37%. Allo stesso tempo, siamo convinti che la transizione ambientale sia un motore di sviluppo e di occupazione, soprattutto per i giovani. Un esempio è la filiera dell’automotive, e i cambiamenti che vengono ad essa apportati dalla mobilità elettrica. Per questo sono presenti specifici investimenti sulle batterie. Per quanto riguarda il tema della commissione sulla Valutazione d’Impatto Ambientale, la durata media della conclusione dei procedimenti è di oltre due anni. Non sono tempi compatibili con le infrastrutture di cui abbiamo bisogno, e che, ricordo, mettiamo in campo anche per andare incontro agli obiettivi ambientali. Le riforme che proponiamo portano a una riduzione dei tempi, anche con il rafforzamento della capacità del nuovo Ministero della transizione ecologica”

Banda Larga
“ll governo intende stanziare 6,31 miliardi per le reti ultraveloci, la banda larga e il 5G. L’obiettivo del Governo è portare entro il 2026 reti a banda ultralarga ovunque senza distinzioni territoriali ed economiche. A maggio avviamo la mappatura dei piani d’investimento previsti dai privati per identificare le aree del Paese che senza interventi del governo resterebbero sfavorite. Per queste aree è previsto un contributo statale per assicurarci che non si creino nuovi divari digitali da qui al 2026”

Velocità
“Il Piano e il Fondo Complementare prevedono investimenti per oltre 15 miliardi. Un esempio, è la linea ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, dove i treni potranno viaggiare a 300 Km all’ora. Con questi investimenti, ci si metterà lo stesso tempo da Roma a Torino e da Roma a Reggio Calabria. Tutte le linee ad alta velocità non sono progetti vecchi, ma estremamente innovativi. La Roma-Pescara è una novità assoluta. Il raddoppio del binario sulla linea esistente della Palermo-Catania-Messina va incontro ad un’esigenza avanzata dalla regione Sicilia. Per gli interventi ferroviari al Nord sono destinati 8,6 miliardi. Gli interventi consentono di potenziare i servizi di trasporto su ferro, e stabiliscono per le merci connessioni efficaci con il sistema dei porti esistenti. In particolare grazie ai lavori sul tratto Liguria-Alpi i tempi di percorrenza sono dimezzati sia sulla tratta Genova-Milano che sulla quella Genova-Torino. La capacità sarà aumentata da 10 a 24 treni/ora”.

Riforma Fisco
“La riforma del fisco fa parte di quell’insieme di riforme che, sebbene non ricomprese nel perimetro delle azioni previste dal Piano, devono accompagnarne l’attuazione. La riforma fiscale è tra le azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese e in tal senso è parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee. Per riformare il sistema fiscale è auspicabile una ampia condivisione politica. Il Governo si è impegnato a presentare una legge delega entro il 31 luglio 2021. Il Parlamento sarà pienamente coinvolto e svolgerà un ruolo di primo piano attraverso l’“indagine conoscitiva sulla riforma dell’IRPEF e altri aspetti del sistema tributario” avviata dalla Commissioni parlamentari e tuttora in corso di svolgimento”

Debito
“Riteniamo che sia essenziale in questo momento concentrarci sulla crescita economica. Il governo vuole rilanciare gli investimenti e la produttività, per permetterci di raggiungere tassi di crescita molto più alti che nel recente passato. Se siamo in grado di rilanciare il potenziale di crescita della nostra economia, riusciremo anche a ridurre rapidamente il rapporto tra debito pubblico e PIL”.

Il Presidente ha poi concluso l’intervento con una nota sullo Sport, affermando che intende potenziare le infrastrutture e favorire le attività sportive a cominciare dalle prime classi delle scuole primarie.

 

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