Il carico di stupefacente era nascosto in un container nei sacchi di caffè crudo, un inutile tentativo di ingannare il fiuto dei cani molecolari. Le indagini sono ancora in corso per cercare di ricostruire tutta la filiera dello spaccio.
A capo della organizzazione c'erano un commercialista e un imprenditore napoletani, entrambi con plurimi precedenti per reati tributari, loro collaboratori 4 fiscalisti.