sabato, 27 Luglio 2024

Europee, la Meloni si sfoga su Canale 5: “Qualcuno aveva paura del confronto tv”

"Essere chiamata con il nome un trucco? Questo infastidisce i salotti della sinistra radical chic, ma io sono fiera di essere del popolo."

Da non perdere

La premier Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque su Canale 5, ha espresso rammarico per il mancato confronto televisivo con Elly Schlein su Rai1. “Mi dispiace molto perché secondo me è un’occasione persa. Molti mi hanno chiesto chi te lo fa fare? Soprattutto se sei in vantaggio. Secondo me il confronto è sempre bello, aiuta i cittadini a capire cosa sta accadendo,” ha dichiarato Meloni. “Sarebbe stato un modo per capire bene cosa cambia se vince un modello o se vince l’altro, dopodiché ha dato fastidio a qualcuno, ne prendo atto, lo faremo in altri modi.”

Riguardo alle regole della par condicio e alla possibilità di cambiarle, Meloni ha precisato: “Se dicessi adesso che voglio modificare la par condicio, per settimane i giornali scriverebbero che il governo è autoritario. Sono materie di cui è meglio non si occupi il governo, se ne dovrebbe occupare il Parlamento. La legge è la stessa che c’è sempre stata.”

Scrivere Giorgia sulla scheda elettorale: “Un trucco?”

In merito alle critiche sulla possibilità di indicare il suo nome di battesimo sulla scheda elettorale per le elezioni europee, Meloni ha risposto: “È un trucco che chieda di votarmi scrivendo il mio nome? Questi dibattiti della sinistra non li seguo più. Scrivete Giorgia Meloni detta Sbirulino?” La premier ha spiegato che ha chiesto di scrivere “Giorgia” sulla scheda perché è fiera del fatto che le persone la chiamino per nome, indicando che il ruolo non ha creato distanza e che è ancora una persona del popolo. “Questo infastidisce i salotti della sinistra radical chic, ma io sono fiera di essere del popolo.”

Meloni ha inoltre criticato un tweet di un senatore che chiedeva di essere chiamato “dottore” perché laureato. “Sei dottore, bravo, ti sei potuto laureare, bravo. In Italia molta gente la laurea non se l’è potuta prendere. Io non ho una laurea, ma sono arrivata a fare il presidente del Consiglio e vuol dire che puoi arrivare dappertutto anche senza condizioni di partenza che qualcuno ha potuto avere.”

Transizione verde e politiche europee

Riguardo alla transizione verde, Meloni ha criticato l’UE per aver limitato le libertà individuali sotto la scusa della difesa dell’ambiente. “L’UE può dare gli obiettivi, ma i Paesi giudicano come conseguirli,” ha detto, sottolineando che “la verità è che serve una maggioranza diversa da quella vista negli ultimi 5 anni, con socialisti e liberali: mettere insieme questa gente non risolve i problemi.”

Alleanze di centrodestra e la vicenda di Chico Forti

Meloni ha ribadito la sua volontà di creare un’alleanza di centrodestra in Europa simile a quella italiana. “Voglio provare a fare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia con partiti di destra di varia estrazione e abbiamo mandato a casa la sinistra. È una sfida difficile ma si può centrare.”

Infine, sulla vicenda di Chico Forti, rientrato in Italia dopo 24 anni di reclusione negli Stati Uniti, Meloni ha espresso soddisfazione: “Sono contenta per una madre che può riabbracciare il figlio. Sono contenta di aver mantenuto l’impegno, di essere riuscita dove altri non sono riusciti. È una bella pagina per il governo e le nostre autorità. Ringraziamo i colleghi statunitensi per la collaborazione. Dopo 24 anni di carcere penso fosse giusto per Chico tornare in Italia e riabbracciare sua madre.”

Ultime notizie