lunedì, 29 Aprile 2024

Kiev, missile ipersonico Zircon russo colpisce la città: prima volta contro l’Ucraina

Uno degli aspetti più significativi delle armi ipersoniche è la creazione attorno al velivolo di uno strato di plasma, che impedisce il passaggio di segnali elettromagnetici di ogni lunghezza d'onda, ottici e a radiofrequenza.

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L’Ucraina ha subito un attacco senza precedenti: la Russia ha utilizzato per la prima volta un missile ipersonico Zircon nel territorio ucraino. Questa informazione è stata resa nota da Oleksandr Ruvin, direttore dell’Istituto di ricerca scientifica per gli esami forensi di Kiev, il quale ha affermato su Telegram che ciò è emerso dall’analisi dei frammenti di un missile che ha colpito la capitale ucraina il 7 febbraio scorso. Ruvin ha incluso nel suo annuncio un video dei rottami del missile esaminato, spiegando che gli elementi ritrovati sono caratteristici del missile Zircon 3M22, inclusi parti del motore e dei sistemi di lancio con identificazioni specifiche.

La Russia ha completato i test per questo avanzato missile lo scorso giugno e si è proposta di dispiegarlo entro la fine dell’anno su una nuova fregata della Flotta del Nord. Secondo quanto dichiarato da Alexander Moiseyev, comandante della Flotta, la fregata ammiraglio Golovko è stata la prima nave da guerra ad essere regolarmente equipaggiata con il missile Zircon.

Cosa sono le armi ipersoniche
Le armi ipersoniche rappresentano una nuova frontiera tecnologica nell’ambito militare. Si tratta di veicoli plananti (HGV) e missili da crociera (HCM) che operano a quote medio-alte e a velocità estremamente elevate su traiettorie non balistiche. La velocità ipersonica è definita come quella che supera Mach 5, ossia cinque volte la velocità del suono.

Questi veicoli presentano caratteristiche aerodinamiche che generano onde d’urto violente nell’atmosfera, dalle quali ricevono una spinta ascensionale che può portarli a “saltare” al di fuori dell’atmosfera, nello spazio esterno. Inoltre, le onde d’urto generano un riscaldamento dell’aria a temperature così elevate da causare reazioni chimiche, incluso il fenomeno di ionizzazione.

Uno degli aspetti più significativi delle armi ipersoniche è la creazione attorno al velivolo di uno strato di plasma, che impedisce il passaggio di segnali elettromagnetici di ogni lunghezza d’onda, ottici e a radiofrequenza. Questo fenomeno rende estremamente difficile l’individuazione e l’intercettazione di tali armamenti da parte dei sistemi di difesa tradizionali.

Inoltre, la loro traiettoria endoatmosferica e la capacità di manovra ad altissima velocità le rendono ancora più evasive rispetto ai missili balistici e ai missili da crociera sub- e super-sonici. Tuttavia, questa stessa caratteristica complica anche la loro individuazione tramite radar, poiché l’involucro di plasma impedisce la trasmissione e la ricezione delle onde elettromagnetiche, consentendo il rilevamento solo quando le armi ipersoniche sono ormai prossime al loro obiettivo.

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