Veramente salata, e no, non stiamo parlando della sudata che ci facciamo a causa dell’anticiclone Caronte, ma del rincaro della multa per l’aria condizionata accesa in macchina.
Sappiamo tutti come sia gradevole un po’ di refrigerio mentre si guida nel traffico torrido della città, ma ci sono alcuni casi in cui il codice della strada impone di spegnerla. Pena multe molto salate. È vietato tenere acceso il motore per far funzionare il condizionatore mentre l’auto è in sosta: lo può confermare un malcapitato di Como, cui fu attribuita, qualche anno fa, una multa da 218 euro solo per essersi fermato con la sua auto a margine della carreggiata, per fare qualche telefonata con il motore e l’aria condizionata accesa.
La norma fu introdotta nel 2007, aggiornata poi negli anni successivi fino ad oggi, poiché ci si è posto l’obiettivo di tutelare l’ambiente dall’inquinamento, a causa delle grandi emissioni di Co2 rilasciate dai motori dei veicoli, soprattutto quelli più datati. Attualmente, con la nuova norma, il minimo della sanzione è di 223 euro, mentre il massimo è di 444 euro. Al comasco sopracitato, dunque, andrebbe molto peggio se fosse fermato oggi!
Dato il caldo, vi aiutiamo a “rinfrescare” la memoria sulla differenza tra sosta e fermata. Con la parola “sosta”, secondo il codice, si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente. La “fermata” è da intendere come uno stop di brevissima durata in area ove non sia ammessa la sosta, ad esempio per l’attesa del semaforo verde o per consentire la salita o la discesa delle persone. In questi ultimi due casi, l’aria condizionata può rimanere accesa.
