sabato, 27 Aprile 2024

Trump accusato dal Gran Giurì, il primo ex presidente nella storia americana: “È una persecuzione politica e una interferenza politica”

Trump è accusato di aver pagato 130.000 dollari la pornostar per farla tacere sulla loro relazione. Questa incriminazione è solo l’inizio.

Da non perdere

Donald Trump è il primo ex presidente ad essere accusato nella storia americana. Infatti, la procura di Manhattan lo ha accusato per aver pagato 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro relazione, facendoli passare come spesa legale. Trump ha reagito all’accusa: “È una persecuzione politica e una interferenza politica”. La decisione del gran giurì è destinata ad avere ripercussioni sulla politica statunitense perché potrebbe influenzare la corsa alla Casa Bianca per il 2024, anche se non fermerà quella di Trump.

Le accuse precise mosse nei suoi confronti non sono ancora state rese note, almeno al pubblico. Non si sa neanche quando e a che ora Trump debba presentarsi alla procura. Il voto del gran giurì è arrivato a sorpresa perché giravano voci che non avrebbero lavorato sulla questione fino alla fine di aprile per via delle ferie pasquali e altri impegni. Neanche lo staff di Trump sapeva della notizia. L’ex presidente stesso sarebbe stato colto di sorpresa dalla notizia mentre alloggiava nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.

I dettagli devono essere definiti dal Secret Service con le autorità di New York. Uno dei suoi avvocati, Susan R. Necheles ha detto che Trump potrebbe consegnarsi alle autorità di Manhattan martedì prossimo per sottoporsi alla procedura del caso: dalle impronte digitali alle foto. Così, si eviterebbe l’umiliazione dell’arresto.

Allerta della polizia per possibili manifestazioni a favore di Trump

L’ex presidente, infatti, aveva invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza e a farsi sentire. La polizia teme uno scenario simile a quello del 6 gennaio e per questo ha rafforzato le misure di sicurezza e i controlli online. I repubblicani gridano allo scandalo anche se non conoscono le accuse precise e parlano di una decisione “oltraggiosa”. Eric Trump, il figlio dell’ex presidente, ha definito l’incriminazione come atto politico per ostacolare la ricandidatura del padre alla Casa Bianca. Il suo riferimento è rivolto verso i democratici e ad Alvin Bragg, il primo afroamericano procuratore di Manhattan.

Nella Casa Bianca al momento nessuno dice nulla. L’accusa alla pornostar è solo una delle tante richieste a carico d Trump. Fra le indagini aperte ci sono quelle sul 6 gennaio, quelle sulle interferenze sul voto in Georgia e quelle sulle carte segrete trovate a Mar-a-Lago. “Nessuno è al di sopra della legge. Questa incriminazione è solo l’inizio”, commenta Michael Cohen, l’ex legale del tycoon divenuto poi il suo principale accusatore.

Lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, ha detto: “Ha danneggiato irreparabilmente il nostro Paese nel tentativo di interferire nelle elezioni presidenziali”. L’arcinemico dell’ex presidente, Ron DeSantis, ha dato il suo appoggio: “La strumentalizzazione del sistema giudiziario per far avanzare un’agenda politica capovolge lo stato di diritto ed è anti-americana”. Anche la ex vicepresidente Mike Pence ha commentato l’incriminazione di Trump come scandalosa: “Accusare un ex presidente è un disservizio al Paese che dividerà ulteriormente gli americani”.

Ultime notizie