venerdì, 19 Aprile 2024

Svuota le casse del canile per pagare debiti di gioco: spariti 500mila euro

Secondo l'accusa del Pm l'ex tesoriere avrebbe rubato i soldi per estinguere ingenti debiti di gioco. L'indagato avrebbe anche prosciugato il conto della madre e dell'ex marito.

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Tra il 2021 ed il 2022 sono spariti dal canile di Rubano, in provincia di Padova, circa 500mila euro. Secondo l’accusa del Pm, il colpevole sarebbe Massimiliano Rinaldi, figlio dell’ex presidente Giovanna Salmistraro; l’ex tesoriere avrebbe rubato i soldi per estinguere ingenti debiti di gioco. Adesso è indagato per appropriazione indebita.

Le dimissioni e la denuncia

Il 9 giugno scorso Rinaldi ha abbandonato la chat Whatsapp dell’associazione. Immediatamente la madre, Giovanna Salmistraro, ha annunciato le dimissioni del figlio dalla carica di tesoriere. La Salmistraro, subito dopo, ha chiarito le motivazioni dell’accaduto: il figlio sarebbe infatti colpevole di aver svuotato le casse dell’associazione. Non solo, Rinaldi avrebbe anche prosciugato il conto della madre e dell’ex marito della donna. La 72enne avrebbe anche chiesto aiuto alla Lega nazionale per la difesa del cane, ricevendo 50mila euro. La Salmistraro si sarebbe anche impegnata a denunciare il figlio. In un primo momento Rinaldi ha proposto al Consiglio direttivo dell’associazione la possibilità di restituire la somma sottratta attraverso assegni circolari. Non avendo però restituito un solo centesimo, il 9 settembre è stata presentata denuncia in Questura nei suoi confronti per appropriazione indebita. Avendo esaminato i conti dell’associazione, gli inquirenti hanno potuto notare gravi indizi della colpevolezza di Rinaldi.

I problemi delle associazioni

I casi di abbandono dei nostri amici a quattro zampe si presentano in numero sempre più elevato. La principale ragione dell’abbandono di animali domestici è la situazione economica delle famiglie. Anche le associazioni che si preoccupano di accudire i randagi e i cani senza una famiglia soffrono sempre più una situazione economica precaria. I fondi per i canili non sempre sono adeguati e, molto spesso, come accaduto a Rubano, i soldi destinati al cibo e alle cure degli animali spariscono nelle tasche di qualcuno. Diventa così sempre più difficile riuscire a gestire il numero elevato di cani abbandonati e fornire a chi è già sotto il tetto del canile un’assistenza adeguata.

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