Una studentessa di 35 anni di Teheran è stata uccisa a manganellate in testa dalla Polizia, accusata di non indossare correttamente l’hijab mentre stava prendendo parte lo scorso venerdì 4 novembre a una delle tante manifestazioni contro il Governo iraniano. La ragazza è stata sepolta in fretta e senza cerimonia funebre per evitare che diventasse un nuovo simbolo della protesta. I manifestanti si sono comunque rivoltati in piazza nella giornata di domenica 6 novembre, indignati dalla morte della 35enne, e la Polizia ha sparato sulla folla ferendo 35 persone.
Ormai le proteste contro il Governo vanno avanti da settimane e proprio i legislatori hanno chiesto l’applicazione della “legge del taglione” contro i manifestanti. La grande maggioranza dei deputati ha firmato la dichiarazione che decreterebbe l’applicazione della suddetta legge sui mohareb, ovvero i “nemici di Dio”, tra cui ci sarebbero anche alcuni politici che avrebbero incitato il popolo a rivoltarsi.