sabato, 20 Aprile 2024

Processo fatture false: assolti in Appello Tiziano Renzi e Laura Bovoli

Tiziano Renzi e Laura Bovoli, condannati per fatture false in primo grado a un anno e nove mesi, sono stati assolti perché "Il fatto non costituisce reato". Ridotta la pena al re degli outlet a nove mesi di reclusione,

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Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, sono stati assolti in quanto “il fatto non costituisce reato” nel processo che li vedeva coinvolti per presunte fatture false; condannato anche se con una pena inferiore di nove mesi invece l’imprenditore pugliese Luigi Dagostino, conosciuto come il “re degli oultet”. L’assoluzione è arrivata ieri, 18 ottobre, durante l’udienza alla Corte d’Appello di Firenze. I Giudici hanno accolto le richieste dei difensori dei coniugi Renzi, ribaltando le condanne inflitte in primo grado nell’ottobre 2019: un anno e nove mesi per i Renzi e due anni per Dagostino accusato di truffa aggravata.

Il processo

Il processo per il quale Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono stati assolti riguarda due pagamenti effettuati dalle società dei Renzi nel 2015 che, secondo quanto sostenuto dall’accusa, non erano associati a nessuna prestazione. Nello specifico le due fatture, una di 20mila euro da parte della “Party” e l’altra di 140mila euro dalla “Eventi6”, entrambe relative a presunti studi di fattibilità per un’attività riferibile al Dagostino.

Le dichiarazioni degli imputati

Tutte e tre i gli imputati hanno assistito all’udienza durante la mattinata. “Due anni fa sono stato condannato a 22 mesi di carcere ma non mi sono mai occupato di amministrazione, solo di commerciale; inoltre non ho mai chiesto incarichi e nomine politiche a mio figlio”, si è così difeso il padre dell’ex premier. Anche la moglie si difende: “La legge è uguale per tutti, anche per chi si chiama Renzi. Non ho mai fatto fatture false in vita mia”. Dopo il verdetto della Corte d’Appello Matteo Renzi si dice soddisfatto: “Sono felice per loro e per tutti noi, non auguro a nessuno di vivere ciò che hanno vissuto i miei genitori, non si meritavano tanto odio”.

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