martedì, 19 Marzo 2024

Afghanistan, giovane giocatrice di pallavolo decapitata dai talebani

L'assassinio all'inizio del mese di ottobre, la notizia non era stata diffusa dalla famiglia che temeva ripercussioni.

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Era una giocatrice della nazionale giovanile di pallavolo dell’Afghanistan, Mahjubin Hakimi. È morta a Kabul finendo decapitata dai talebani. Secondo i media indiani, a diffondere la notizia, tramite il Persian Indipendent, è stata la sua allenatrice, identificata con lo pseudonimo di Suraya Afzali, per motivi di sicurezza. L’assassinio sarebbe avvenuto all’inizio del mese di ottobre, ma la notizia non era stata diffusa dalla famiglia, che temeva ripercussioni. L’allenatrice sostiene che solo la famiglia sappia la dinamica dell’omicidio. La ragazza, prima dell’arrivo dei talebani, giocava per la squadra comunale di Kabul. Inoltre, ha raccontato che solo due delle pallavoliste sono riuscite a scappare all’estero, mentre le altre “sono state costrette a fuggire e nascondersi”, purtroppo i tentativi di trovare “aiuto da organizzazioni e Paesi internazionali non hanno avuto successo“.

Nelle settimane passate, una trentina di atlete della nazionale di volley dell’Afghanistan avevano raccontato di temere violenze e rappresaglie da parte dei talebani per la loro attività sportiva, chiedendo alla comunità internazionale di aiutarle a lasciare il Paese. Alcune compagne, riuscite invece a fuggire avevano denunciato l’uccisione di un’altra atleta ad agosto a colpi di pistola.

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