Nel 2018 quasi metà della popolazione mondiale ha avuto problemi di accesso all’acqua per almeno un mese; parliamo di ben 3,6 miliardi di persone. A dirlo è l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, nel rapporto sullo stato della crisi idrica nel mondo. La tragica previsione dell’Omm è quella secondo cui entro il 2050 possa non esserci più un libero accesso all’acqua per 5 miliardi di persone. Secondo gli studi e le ricerche effettuate, negli ultimi due decenni si è verificata una rapida diminuzione dell’accumulo di acqua terrestre pari ad un centimetro l’anno.
La situazione non fa che peggiorare, visto che l’acqua dolce utilizzabile attualmente disponibile sul pianeta è pari solo allo 0,5%. “Nonostante alcuni progressi, 107 Paesi rimangono fuori strada per raggiungere l’obiettivo di gestire in modo sostenibile le proprie risorse idriche entro il 2030”, afferma tristemente l’Omm. Dal 2000 ad oggi, i disagi dovuti alle inondazioni sono aumentati del 134% rispetto al periodo che va dal 1980 all’inizio del nuovo millennio e hanno colpito in particolar modo i Paesi asiatici. I periodi di siccità sono aumentati invece del 29% causando il maggior numero di decessi in Africa.