La Guardia di Finanza di Pesaro ha eseguito il sequestro di 60mila euro e due immobili nei confronti di una donna ucraina di 73 anni, ritenuta responsabile di appropriazione indebita e circonvenzione di incapace.
La donna si sarebbe appropriata indebitamente degli immobili appartenenti all’uomo che accudiva, ora deceduto a causa di gravi patologie neurologiche, attraverso un falso testamento olografo presentato pochi giorni dopo la morte dell’anziano. Il documento aveva però aveva una data successiva a quella del verbale indicante l’incapacità dell’uomo a svolgere le normali attività quotidiane.
Le investigazioni sono iniziate grazie alla richiesta dell’amministratore di sostegno dell’anziano che richiedeva approfondimenti nel merito del rendiconto finanziario dell’uomo, poiché si sospettava fossero avvenute appropriazioni indebite.
Dall’esame dei conti correnti è stato scoperto un trasferimento di circa 60mila euro tra i due conti bancari, per spese ingiustificate non coerenti con l’accudimento. Inoltre è anche emerso che la donna nella dichiarazione di successione dell’Agenzia delle Entrate affermava di essere l’unica erede, nonostante l’esistenza di un’altra persona che deteneva tale status.