lunedì, 29 Aprile 2024

Zaporizhzhia, attacchi alla centrale nucleare: cresce il richio per la sicurezza nucleare

Rafael Grossi, direttore generale dell'Aiea, ha espresso seri timori riguardo al crescente rischio per la sicurezza della centrale, violando così uno dei principi concordati per ridurre tali rischi.

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I recenti attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, stanno sollevando preoccupazioni per la sicurezza nucleare, con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) che ha lanciato un allarme durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Rafael Grossi, direttore generale dell’Aiea, ha espresso seri timori riguardo al crescente rischio per la sicurezza della centrale, violando così uno dei principi concordati per ridurre tali rischi.

Grossi ha dichiarato che il principio secondo cui non dovrebbero esserci attacchi da o contro l’impianto è stato ripetutamente violato negli ultimi 10 giorni, aumentando notevolmente il rischio di incidenti nucleari e minacciando la protezione dell’impianto stesso. Lo scorso anno, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite aveva delineato cinque principi per garantire la sicurezza della centrale di Zaporizhzhia, ma ora Grossi ha sollecitato la Russia e l’Ucraina a rispettarli.

Nonostante tutti e sei i reattori dell’impianto siano stati spenti e si trovino in uno stato di arresto a freddo, Grossi ha avvertito che il pericolo di un grave incidente nucleare rimane molto reale. Ha sottolineato l’importanza di prendere azioni immediate per ridurre al minimo il rischio e ha esortato a non permettere che eventi imprevedibili determinino il futuro.

Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe espresso l’intenzione di riattivare la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Tuttavia, l’ultimo dei sei reattori è stato spento, con tutti ora in uno stato considerato il più sicuro per prevenire incidenti.

La situazione in Ucraina continua a deteriorarsi, con ulteriori segnalazioni di attacchi da entrambe le parti. L’aeronautica militare di Kiev ha riportato che la Russia ha lanciato nove droni d’attacco Shahed contro l’Ucraina, con tutti i droni intercettati dalle unità di difesa aerea ucraine.

Secondo il rapporto delle forze armate ucraine, la Russia ha subito pesanti perdite dall’inizio della guerra, con 920 militari russi uccisi solo nell’ultimo giorno. Le perdite russe includono numerose unità e attrezzature militari, evidenziando l’intensità dei combattimenti e il costo umano del conflitto.

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