La vittoria di Jannik Sinner agli Australian Open manda in estasi i social, sono oltre 11 milioni le interazioni registrate. È quanto emerge da un’analisi realizzata da SocialData in esclusiva per Adnkronos all’indomani del trionfo dell’azzurro.
“La diversità dei canali utilizzati riflette l’ampiezza del suo appeal e l’interesse che ha suscitato in differenti segmenti di pubblico, dall’appassionato di sport al seguace casuale, evidenziando il suo impatto significativo nel panorama del tennis italiano e mondiale”.
Sentiment positivo 70%
Con la vittoria agli Australian Open, Jannik Sinner vede salire al 70,2% il sentiment positivo nei suoi confronti. Questo riflette l’ammirazione e il sostegno degli utenti verso il fenomenale tennista. Gli hashtag e le parole chiave a lui associate, tra cui ‘Italia’ e ‘azzurro’, mostrano la prevalenza di orgoglio e ammirazione per le sue capacità e lo spirito combattivo dimostrato in campo.
“Il frequente confronto con altri grandi giocatori, come Djokovic e Medvedev, suggerisce un riconoscimento della sua posizione tra l’élite del tennis mondiale. Un aspetto amplificato dal sentimento di orgoglio nazionale prevalente tra chi commenta. Lo sport amplifica l’orgoglio nazionale e porta milioni di utenti, che presumibilmente non seguono il tennis, a sentirsi parte di uno storico della Nazione”, spiega Luca Ferlaino, partner di SocialData.
Jannik Sinner è il nuovo protagonista dei social
Dopo la vittoria agli Australian Open, l’atleta altoatesino è al centro delle conversazioni social in tutto il mondo. La distribuzione geografica dei commenti che riguardano il nuovo fenomeno del tennis trascende i confini nazionali, evidenziando il suo appeal globale. Di Sinner infatti si parla non solo nei principali Paesi europei e negli Usa, ma anche in luoghi dove c’è una tradizione tennistica meno forte, come India, Argentina e Messico.
Sinner conquista il cuore dei giovani (e non solo)
Ne hanno discusso maggiormente gli uomini (64%) rispetto alle donne (36%), mentre la fascia d’età che si è mostrata più sensibile sull’argomento è stata quella compresa tra 26 e 40 anni (83%). La maggior parte delle conversazioni, il 45%, si è concentrato sulla prestazione del tennista, il 20% sulla difficoltà della competizione, il 15% sulla sua tecnica e il restante 10% sul valore dei suoi avversari.