giovedì, 28 Marzo 2024

“Canzoni da intorto”, Francesco Guccini e il nuovo cover album in uscita oggi

Francesco Guccini pubblica un nuovo cover album, "Canzoni da intorto", che rappresenta una grande e vera propria opera di protesta, anche e soprattutto politica.

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Francesco Guccini, l’amato ‘Maestrone’ modenese, ritorna sulle scene musicali col suo ultimo lavoro, “Canzoni da intorto“. Pubblicato da BMG, solo in formato fisico, la nuova fatica del cantautore, uscita in data odierna, non potrà essere ascoltato sulle varie piattaforme in streaming. Ai microfoni di alcuni giornalisti, Guccini risponde divertito: “Non ho idea di cosa sia…!”.

Il nuovo disco di cover contiene 11 brani; è stato presentato alla Bocciofila Martesana di Milano, nei giorni scorsi. È alla moglie Raffaella Zuccari che si deve un titolo così inconsueto: durante un pranzo con i discografici, ha pronunciato queste parole, sortendo il loro entusiasmo ma non quello del marito. Scelti con il cuore da Francesco, e completamente riarrangiati grazie alla supervisione musicale di Fabio Ilacqua e Stefano Giungato, i tracks includono una trentina di strumentisti folk, appartenenti anche alla musica popolare tradizionale, bandistica e da ballo, nonché balcanica.

L’artista dichiara che: “È tutto un fiorire di chitarre manouche, di ghironde, fisarmoniche, percussioni, perfino di suoni generati dagli oggetti di uso comune”. Nell’insieme rappresenta un vero disco di protesta, nonostante l’ampia varietà e la selezione di diversi stili musicali. Ogni singola canzone inserita nella raccolta ha una sua storia: brani come ‘Morti di Reggio Emilia‘, o il pezzo anarchico ‘Addio a Lugano‘, ‘Nel fosco fin del secolo‘, ‘Barun litrun, brani in dialetto come ‘El me gatt‘, ‘Tera e aqua‘ o l’inglese ‘Greensleeves‘. Sono canzoni che cantava con gli amici a Bologna e in cui esprime la sua parte politica “…in maniera non violenta e sbandierata”. Interessante è l’aggiunta di una ghost track, Sluga Naroda, cantata in ucraino.

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