Oggi si celebra la Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e sugli sprechi alimentari (International Day of Awareness for Food losses and waste). E l’Italia guida la classifica delle nazioni meno sprecone. Secondo il primo Rapporto riguardante gli Stati del G8 su cibo e spreco in 8 Paesi del mondo, Food & waste around the world, gli italiani gettano solo 529 grammi di cibo alla settimana nella spazzatura. All’opposto abbiamo gli statunitensi con 1.453 grammi.
Ora vediamo come si può ancora migliorare contro tale piaga. Per il rapporto realizzato dall’Osservatorio Waste Watcher International, e promosso dalla campagna Spreco Zero con la società multinazionale di ricerche di mercato e consulenza (Ipsos) e l’Università di Bologna, buttiamo maggiormente frutta e verdura. In particolare: 42,6 grammi alla settimana sprecati per la frutta e 41,6 per la verdura negli Stati Uniti; all’opposto, i 24,5 grammi di frutta per i cittadini russi. Il pane non se la passa meglio: 38,3 grammi negli USA e 22,3 grammi in Italia, sempre alla settimana. Un altro fattore che unisce i Paesi del G8 è l’eccesso di acquisto di cibo che, a causa della scadenza degli alimenti, non verrà consumato.
“Abbiamo promosso questo rapporto – ha spiegato Andrea Segrè, fondatore della campagna Spreco Zero, ordinario di Politica agraria internazionale all’Università di Bologna – come essenziale punto di partenza per promuovere politiche pubbliche e private e iniziative internazionali di sensibilizzazione, finalizzate a concretizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Quelli di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030″.
In passato, il Governo Renzi aveva approvato una legge contro gli sprechi alimentari. Nel sito del Ministero della Transizione ecologica si constata: “La legge, nella quale confluiscono molti elementi del piano nazionale contro gli sprechi alimentari (PINPAS), vuole favorire il recupero e la donazione di prodotti alimentari e farmaceutici per fini di solidarietà sociale”.