Pistola in pugno hanno fermato un uomo che era a piedi e fingendosi militari gli hanno intimato di salire sull'auto. Una volta a bordo gli hanno detto che era in arresto e dopo aver cercato di ammanettarlo gli hanno sottratto denaro, cellulare e chiavi di casa.
Per ottenere il Reddito di cittadinanza gli indagati autocertificavano falsamente di possedere il permesso di soggiorno; alcuni, dichiaravano di avere la residenza in Italia da almeno dieci anni, due dei quali continuativi.
I Finanzieri hanno arrestato 10 soggetti accusati di corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, riciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Con il medesimo provvedimento, il GIP ha disposto il sequestro di oltre 700mila euro.
Pene sommate fino a oltre 26 anni per aver ripetuto il reato di truffa, i crimini commessi dalla donna e accertati dalle indagini sono ben 42. La truffatrice si trovava già agli arresti domiciliari.
Sta circolando un sms da parte di banche che informano i clienti dell’attivazione di un nuovo dispositivo nella città svizzera e li invitano a cliccare un link nel caso fossero estranei all’accesso eseguito. Si tratta di smishing.
L'istituto di credito che faceva da intermediario avrebbe stipulato un accordo illecito, inducendo in errore centinaia di risparmiatori e clienti in cambio di consistenti provvigioni. La società venditrice, oltre a collocare i diamanti da investimento, ne avrebbe falsificato le quotazioni.
È riuscito a farsi consegnare ingenti somme di denaro in cambio della promessa di un lavoro. Una donna gli ha affidato 7mila euro e monili in oro, dai quali è riuscito a ricavare 1500 euro.
Il ragazzo è stato riconosciuto dagli agenti che lo hanno seguito a distanza. Al momento del tentativo di truffa è scattato l'arresto per evasione e denunciato per il reato di danneggiamento.
L'Autorità Giudiziaria ha disposto i domiciliari per una è persona e le perquisizioni per altri cinque soggetti accusati di gestire una piattaforma online, Berlusconi Market, attraverso la quale vendevano droga e merce illegale.
Il finto avvocato, pluripregiudicato per vari reati, è stato smascherato e denunciato per estorsione dai Carabinieri di Fabriano. La vittima stessa, insospettita dalla richiesta di risarcimento e consapevole di non avere materiale pedopornografico, ha denunciato l'accaduto.