Diminuiscono i nuovi casi così come i ricoveri e le terapie intensive, appannaggio quasi esclusivamente di no-vax, ma c'è anche un rallentamento della somministrazione di vaccini.
In base ai dati del monitoraggio Agenas, la Sicilia è al 10% per occupazione delle terapie intensive e al 17% per l'area medica. Ambedue questi livelli rappresentano il massimo previsto dai nuovi parametri.
È il monitoraggio giornaliero dell'Agenas ad evidenziare come negli ospedali del Sud cresca più velocemente della media nazionale l'occupazione dei posti letto a causa della ripresa della pandemia.
L'allarme è stato lanciato da Gemma Craywinckel, direttrice di CatSalut, l'ente che sovrintende alla gestione del sistema sanitario pubblico della Comunità catalana: la sua previsione è che entro fine luglio il numero dei pazienti in terapia intensiva potrà salire fino a 400 o 500.