Talebani

Gli indici di gradimento del presidente sono tutti col segno meno, l'ultima apparizione in tv si è rivelata un boomerang. Biden oggi parlerà anche dell'emergenza interna dovuta all'uragano che ha già provocato 10 morti.

Almeno tre persone oggi sono morte nella ressa che si è creata nel tentativo di accedere allo scalo aereoportuale. Secondo quanto riferiscono i media internazionali, quello di oggi è stato il giorno peggiore dalla presa di Kabul.

È quanto hanno dichiarato i ministri degli Esteri della Nato sulla situazione in Afghanistan, nel corso di una riunione straordinaria sulla crisi in atto.

Sono momenti difficili per i giornalisti rimasti in Afghanistan, vittime di una vera e propria "caccia alle streghe" da parte dei Talebani. 

Ad essere colpiti ancora una volta i giornalisti a lavoro in Afghanistan. Il regime talebano mostra la sua vera, brutale natura.

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato ai microfoni di ABC News che i soldati americani resteranno in Afghanistan fino al termine delle operazioni di rimpatrio dei cittadini americani presenti sul suolo afghano e di quelli alleati. Obiettivo primario quello di lavorare ad alto regime pur di consentire il ritorno a casa di tutti, come stabilito, per il 31 agosto.

I talebani avrebbero compiuto dei raid nelle abitazioni di almeno quattro giornalisti mentre questi non erano presenti in casa.

Ieri sera, il premier britannico Boris Johnson ha chiamato il presidente del Consiglio Draghi per illustrare "la sua proposta in cinque punti" a sostegno del popolo afghano. Colloquio telefonico anche tra Biden e Merkel.

La popolazione continua ad assediare l'aeroporto di Kabul, affollandosi nella speranza di lasciare il Paese. Nella calca almeno 17 persone sono rimaste ferite.

La comunità internazionale si attiva per portare in salvo chi ha collaborato con i governi stranieri e le loro famiglie. Secondo quanto riferito da un anonimo funzionario, gli Stati Uniti hanno evacuato più di 3mila persone e 2mila rifugiati. Convocato settimana prossima il G7