Mancano poco più di 20 giorni al voto delle politiche fissato per il 25 settembre. Meno di tre settimane a disposizione dei partiti per convincere una grande fetta di popolazione ancora indecisa su chi votare. I partiti guardano anche ai giovani, ma nei programmi le differenze sono sostanziali.
Tanti i temi che stanno emergendo in questo periodo di campagna elettorale. Ma a tenere banco sono le questioni più impellenti e immediate da risolvere. Così a polarizzare il dibattito e il confronto tra partiti ci sono l'emergenza energetica l'inflazione.
Manca meno di un mese alle elezioni politiche del 25 settembre e i sondaggi e la comunicazione dei vari partiti sono parametri da non trascurare per provare a leggere in anticipo quello che sarà l'esito finale.
La coltre grigia che avvolge i programmi elettorali è riuscita ad ammorbidire gli slogan urlati negli ultimi mesi dai partiti. La campagna elettorale è entrata nel vivo. Così Salvini e Letta si scontrano sul tema istruzione, mentre Meloni strizza l'occhio ai lavoratori autonomi proponendo ammortizzatori sociali universali. Intanto Berlusconi prosegue nella sua battaglia a favore della flat tax.
Tramite social, eventi o programmi tv e radio le forze politiche iniziano ad annunciare le loro proposte. C'è poco tempo per fare campagna elettorale e le idee rimbalzano di partito in partito. Letta propone l'asilo obbligatorio, mentre Berlusconi torna con il Ponte sullo Stretto.
La composizione delle liste è ormai alle spalle e, per i partiti, inizia adesso la vera campagna elettorale in proiezione del voto indetto il 25 settembre 2022. Le forze politiche iniziano a parlare di programmi tramite i canali social e i leader sono pronti a dare battaglia nei già programmati confronti televisivi.
I giorni utili a comunicare le liste elettorali sono sempre meno e all'interno dei partiti aumentano le fibrillazioni. La Lega ricandida tutta la squadra di governo, mentre Forza Italia non riesce a trovare la quadra. Intanto Renzi alimenta le polemiche nei confronti del centrosinistra.
A scaldare l'avvicinamento all'appuntamento elettorale del 25 settembre ci ha pensato Silvio Berlusconi. Infatti, il Cavaliere si è detto favorevole al presidenzialismo ma la risposta degli avversari politici ha fatto scattare subito la polemica. Da oggi è possibile depositare i simboli al Viminale.
Il dibattito interno alla possibile coalizione del centrosinistra prosegue su twitter, con il botta e risposta tra Calenda e Fratoianni. Il "campo largo" è più che mai nel caos, mentre stando alle dichiarazioni di Berlusconi "il centrodestra è unito".
Il M5s ha deciso: nessuna deroga alla regola dei due mandati. Tra i pentastellati quindi si vedranno nuovi volti emergere e nomi storici abdicare. Intanto Azione continua a pescare da Forza Italia mentre Letta continua a definire le alleanze. Una cosa è certa: per i sovranisti, il tema dei migranti sarà una delle armi della campagna elettorale.