Inizia oggi, giovedì 20 ottobre, l'iter decisivo per la formazione del nuovo governo. Al Quirinale Sergio Mattarella accoglierà prima i presidenti delle due camere e poi di seguito i vari gruppi parlamentari. Il giro di consultazioni terminerà domani, venerdì 21 ottobre, con l'incontro tra il presidente della Repubblica e una delegazione del centrodestra, che si presenterà unito.
La 19esima legislatura repubblicana potrà partire solo dopo fasi tecniche che porteranno alla formazione dell'esecutivo, dall'assegnazione dei collegi a Camera e Senato, alla conseguente elezione dei rispettivi presidenti che si terrà il prossimo 13 ottobre, alle consultazioni del Presidente della Repubblica che dovrebbero svolgersi intorno al 20 ottobre.
Sergio Mattarella ha parlato stamattina, 9 settembre, all'Assemblea macedone: "L'Italia sta procedendo velocemente verso l'indipendenza dal gas russo. I Balcani sono un monito dell'urgenza per la maggiore integrazione tra Paesi".
Il Presidente della Repubblica ascolterà inoltre l'Inno di Mameli, cantato da Andrea Bocelli, dal rettilineo di partenza. Attilio Fontana: "con Regione Lombardia, l'autodromo di Monza sarà sempre sede d'Italia, ha fatto e continuerà a fare la storia".
Mario Draghi non è tornato alla Camera ed è stato il Presidente Roberto Fico ha leggere la lettera di dimissioni, dell'ormai ex premier. Oggi pomeriggio previsto Consiglio dei Ministri. Ipotesi di voto tra il 18 settembre e il 2 ottobre.
Sono giorni cruciali per il Governo Draghi che parlerà al Senato. Se il Presidente del Consiglio non dovesse proseguire sono a rischio vari provvedimenti. Mentre chi ha appoggiato il Governo fino ad ora si dichiara disponibile ad un Draghi-bis. Situazione confusa nei 5 Stelle.
Difficile riuscire a partorire analisi complete riguardo alla crisi di governo occorsa ieri. Tante dinamiche sono ancora in divenire, ma alcune considerazioni, su convinzioni ribaltate e leader in preda al caos, si possono comunque fare.
Dopo settimane di tensioni interne al M5s, è arrivata la decisione di Giuseppe Conte di non votare la fiducia sul decreto Aiuti, sancendo di fatto l'uscita dalla maggioranza. In giornata atteso l'incontro tra Draghi e Mattarella, che su una possibile crisi era stato chiaro "senza il consenso dei pentastellati, il Governo cade".
Saranno esposti più di 500 pezzi risalenti all'Italia preromana e sarà un'occasione per sostenere l'uguaglianza, il dialogo, la tolleranza e l'apprendimento reciproco.
Mentre a Madrid i paesi Nato continuano a discutere, Mario Draghi è costretto a salire al Colle per incontrare Sergio Mattarella. La situazione nel governo è tesissima.