Da Napoli alle alle società riconducibili al produttore cinematografico con fatture che avrebbero attestato false sponsorizzazioni in film. Il denaro sarebbe così tornato poi pulito a Napoli.
Ha eseguito centinaia di prestazioni senza adottare alcun tipo di precauzione igienica, effettuando gli interventi sul divano di alcune abitazioni private, sul lavatesta di alcuni saloni da parrucchiere e addirittura nello studio di un commercialista.
Il costoso blitz della procura di Asti si è concentrato in due anni di indagini durante le quali, evidentemente, non erano stati fatti i controlli più basilari presso dogane e agenzia delle entrate.
Sono stati emesse 9 misure cautelari e un sequestro preventivo dal GIP del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze. Illeciti ambientali e traffico di rifiuti.