La prima lettura della Riforma, basata sulla revisione del concetto di "ragionevolezza", è stata approvata con 64 voti contro 56. Proteste e scontri a Tel Aviv. Cosa prevede il disegno di legge voluto dal Governo Netanyahu.
Nelle ultime ventiquattr'ore Benjamin Netanyahu, Primo ministro di Tel Aviv, e Joe Biden, attuale presidente alla Casa Bianca, non sono mai stati così lontani, e poi, così vicini. Il presidente americano ha anche dichiarato di non avere intenzione di segnare sulla sua agenda un incontro con il leader ebraico. Poi la pace.
A presiedere i colloqui il presidente Herzog. La coalizione di Governo, sostanzialmente trainata dal Likud, il partito di Netanyahu, ha ricevuto critiche dalle forze di sinistra ma anche da qualche frangia della destra nazionalista e sionista.
Come riportato da The Jerusalem Post, la "feroce seduta" della Knesset (parlamento monocamerale di Israele) è iniziata alle 16 di ieri, 20 febbraio, e si è conclusa soltanto a tarda notte, intorno alle 00:30 di oggi, 21 febbraio.
Giornata politica importante, quella di oggi: l'ex premier Conte andrà da Mario Draghi per discutere, per la prima volta come leader del Movimento 5 Stelle, sulla riforma della Giustizia. Questa settimana sarà decisiva anche sul fronte di un'altra questione spinosa per la maggioranza, il Ddl Zan.
Dopo l'accordo tra Grillo e Conte, si discuterà sullo Statuto che dovrebbe essere presentato oggi. Il nuovo testo sarà votato sulla piattaforma on-line entro il mese di agosto.
Resta ancora, però, un nodo da sciogliere: quello sulla riforma della giustizia.
Gli emendamenti elaborati dal ministro Marta Cartabia intervengono su molti aspetti del processo, con l'obiettivo di ridurre i tempi e assicurare l'efficienza, condizioni per l'accesso ai fondi del Recovery.