Per essere adottato il piano dovrebbe avere il voto favorevole di nove membri del Consiglio di sicurezza. I membri permanenti (oltre a Russia e Cina, anche Francia, Regno Unito e Stati Uniti) possono porre il veto. La votazione dovrebbe cominciare intorno alle 15:00 (ore 22:00 a Mosca).
Conclusa la prima giornata dell' Eurosummit, Giorgia Meloni condivide con il Segretario generale delle Nazioni Unite, la paura di una possibile tempesta perfetta di migranti. Il caso della Tunisia.
Ennesima vittima di un sistema sanitario inefficace e inefficiente. In Calabria si può morire per la mancanza di una barella. Un ragazzo di 29 anni perde la vita a causa della malasanità e la notizia è quasi del tutto omessa.
Si è concluso positivamente l'incontro a Belgrado tra Aleksandar Vucic, presidente della Serbia, e Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri italiano, in occasione del Forum per la cooperazione commerciale e scientifica. All'interno del dossier anche integrazione, Kosovo e crisi in Ucraina.
Dopo le ultime scioccanti dichiarazioni del deputato Federico Mollicone che ha definito la maternità surrogata "reato più grave della pedofilia", è tornato a parlare dell'argomento Maurizio Mori, presidente della Consulta di Bioetica Onlus: "La proposta di un divieto universale di gestazione per altri è obsoleta e sbagliata. Basta con arcaici ricatti sulla pelle di genitori e bambini".
L'affermazione di nuovi autoritarismi non porterà il mondo indietro di un secolo, godrà invece della escalation da parte di forze progressiste. Inoltre, saranno molto differenti da quelli che abbiamo conosciuto fino ad ora: godranno di consenso, usufruiranno di procedure democratiche, risponderanno rigorosamente alle esigenze di mercato.
Gli strumenti per mettere a tacere l'informazione scomoda sono sempre gli stessi, a Mosca come nei Paesi pro-Ucraina: corruzione, coercizione, hackeraggio, detenzione carceraria, ma anche eliminazione fisica. La lotta alla disinformazione è ormai diventata un simbolo della crisi nel Donbass.
Lo Stato ebraico è giudicato da Teheran come regime in Palestina. Questa mattina, 15 marzo, il diplomatico della Repubblica islamica, Nasser Kanaani, è andato più a fondo, profetizzando attraverso il Corano il crollo di Israele.