«A Kiev avevo un lavoro, che riesco in qualche modo a gestire a distanza. Ma quel giorno, quando scappai, lì persi tutto. Vorremmo tornare a casa nostra, certo. Chi non lo vorrebbe». Mamma e figlia fuggite dall'Ucraina e colpite da una malattia terribile, oggi vivono grazie alla rete di solidarietà.