Atterrati a Roma e a Parigi i primi voli di evacuazione da Niamey. Le testimonianze dei connazionali riportano una situazione piuttosto calma, ma ancora difficile da interpretare. Nel frattempo Stati Uniti e Unione Europea decidono di attendere ulteriori sviluppi prima di decidere se intervenire militarmente.
Sfruttando la relativa calma nella capitale Niamey, il governo francese sta organizzando operazioni di evacuazione per i propri concittadini e per tutti gli europei che desiderassero lasciare il Niger. Volo speciale per l'Italia coordinato anche dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il dialogo diplomatico con i vicini Mali e Burkina Faso mostra un quadro complicato. L'UE conferma la propria presenza e supervisione alla condizione nel Paese.
Da quasi una settimana il Niger è stato teatro di un Colpo di Stato che ha deposto il Presidente Bazoum, democraticamente eletto, mettendo a rischio i rapporti del Paese con le potenze occidentali europee. Nei giorni scorsi l'ambasciata francese è stata circondata dai rivoltosi che inneggiavano a Putin. Forti timori che il gruppo russo di mercenari Wagner ora si diffonda anche in Niger.
L'imbarcazione si è capovolta nel fiume Niger, nel nord-ovest della Nigeria. Continuano le ricerche per ritrovare tutte le altre persone a bordo. Il bilancio, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe gravissimo: quasi 125 morti.