Dopo aver incassato la fiducia alla Camera con 235 voti a favore e 154 contrari, il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni andrà alla prova di Palazzo Madama. La discussione inizierà alle ore 13; mentre alle 16:30 è prevista la replica del Presidente del Consiglio. Successivamente, intorno alle 19, seguiranno le dichiarazioni sul voto di fiducia.
La prima tappa del nuovo Governo appena formatosi avrà luogo oggi, martedì 25 ottobre, quando Giorgia Meloni renderà le dichiarazioni programmatiche a Montecitorio e successivamente consegnerà il testo delle stesse a Palazzo Madama. La linea sembra chiara: forte linea europeista e atlantista, sempre declinata agli "interessi degli italiani".
Dopo l'elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato, anche a Montecitorio si è deciso chi far sedere sullo scranno più alto. Grazie a un centrodestra compatto, il leghista Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera.
Sono giorni cruciali per il Governo Draghi che parlerà al Senato. Se il Presidente del Consiglio non dovesse proseguire sono a rischio vari provvedimenti. Mentre chi ha appoggiato il Governo fino ad ora si dichiara disponibile ad un Draghi-bis. Situazione confusa nei 5 Stelle.
Il centrosinistra compatto a favore del sì, il centrodestra si spacca. Alla vigilia del voto, è stato organizzato dalla Rete per la riforma della cittadinanza anche un flash mob in piazza Capranica, dove è stato celebrato un matrimonio tra l’Italia e oltre un milione di giovani ancora senza cittadinanza.
La camera ha dato il via libera alla risoluzione sul Def. Un piano di 5-6 miliardi di euro che prevede, tra le altre cose, la proroga sul taglio delle accise di benzina e diesel.
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, è intervenuto a Montecitorio accolto dagli applausi dei parlamentari presenti in aula. Zelensky ha ribadito la necessità di aumentare le sanzioni e ringraziato l'Italia per l'aiuto fornito al suo Paese.
Secondo Ucraina24, le forze russe avrebbero lanciato diverse bombe al fosforo sulle città, rese illegali dal protocollo della Convenzione Onu. Nell'ultimo rapporto operativo dell'esercito ucraino si legge che i russi hanno bloccato l'accesso al Mar d'Azov. Questa mattina, intanto, Zelensky è intervenuto al Parlamento italiano.
Ridotto a 200 il numero di parlamentari presenti in aula a Montecitorio per l'elezione del Presidente della Repubblica: è la capienza massima per ridurre il rischio di contagio.
Durante la manifestazione dei Cobas, a Montecitorio, non sono mancati scontri e tafferugli: un carabiniere è stato aggredito e colpito alla testa. Individuati, per ora, sette responsabili.