Si è concluso con un patteggiamento il processo per la morte di Luana D'Orazio, la ragazza uccisa da un macchinario all'interno di una azienda tessile di Prato. Il titolare Faggi è stato condannato a 1 anno e 6 mesi, mentre Coppini a 2 anni di reclusione e una multa di 10mila euro.
Rinvio a giudizio per i tre indagati nell’inchiesta sulla morte di Luana D’Orazio, l'operaia che ha perso la vita rimendo schiacciata da un macchinario.
Il pm di Prato ha chiuso le indagini che dovranno fare luce sulla morte di Luana D'Orazio. Le accuse sono omicidio colposo e manomissione sicurezze. Per i tre si prospetta il rinvio a giudizio.
Il marito della titolare si è avvalso della facoltà di non rispondere. Trapelano indiscrezioni sulla perizia eseguita sull'orditoio a cui stava lavorando Luana D'Orazio quando è morta.
Recapitato questa mattina l'avviso di garanzia al marito della titolare dell'azienda in cui ha perso la vita, mentre stava lavorando, la giovane operaia Luana D'Orazio
La perizia tecnica tra il macchinario usato da Luana D’Orazio e un altro uguale appartenente alla ditta ha confermato il malfunzionamento dell’orditoio, a causa di sistemi di sicurezza manipolati.
I risultati dell'autopsia del corpo di Luana Luana D'Orazio affermano che la donna è deceduta per schiacciamento del torace (politrauma fratturativo toraco-polmonare). Lunedì i funerali
Accertamenti tecnici sulla valutazione del funzionamento dei dispositivi di sicurezza del macchinario al quale la ragazza stava lavorando. Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati