Le 3150 confezioni di pesce violavano le norme sanitarie e quelle sulla tracciabilità dei prodotti alimentari ed erano destinate alla commercializzazione illegale nel nord Italia.
In un colloquio telefonico tra la ministra Lamorgese e il sindaco del paese in provincia di Viterbo, è stato confermato che il caso “rave party è una priorità del Viminale"