Secondo una prima ricostruzione, l'omicidio-suicidio sarebbe avvenuto ieri sera, 4 gennaio, a Genova. I cadaveri sono stati trovati dalla sorella della guardia giurata che cercava il fratello. Davanti alla porta della fidanzata di lui, la terribile scoperta: la 23enne era nel suo letto, probabilmente uccisa nel sonno; il 32enne era nella stessa stanza con la pistola di servizio in pugno.
Nonostante la ferita, l'uomo ha continuato a proferire le sue minacce, alla fine per fermarlo la guardia giurata è dovuta intervenire per bloccarlo fisicamente e disarmarlo. Il rapinatore ha fatto irruzione in hotel dalla porta principale; arma in pugno ha minacciato i dipendenti presenti in quel momento nella hall.
Portato al pronto soccorso perché ferito e ubriaco, quando è stato dimesso ha rubato una sedia a rotelle per tornare a casa, molto distante dalla struttura ospedaliera. La "fuga" non è durata molto.
Il 53enne, guardia giurata in un centro commerciale, ha sorpreso la donna a rubare in uno dei negozi. Nonostante la vittima avesse pagato per l'oggetto sottratto, ha iniziato a chiamarla più volte, ricattandola chiedendole denaro e prestazioni sessuali. È stato arrestato con l'accusa di estorsione, tentata violenza sessuale e violenza privata
Il bambino di 3 anni, colpito da un proiettile nella serata di ieri sparato da una guardia giurata, è stato operato d'urgenza e adesso è sveglio e respira.
Il 53enne si è recato al pronto soccorso del policlinico Umberto I, in preda a dei fortissimi dolori. I medici hanno confermato si tratti di intossicazione all'esofago e allo stomaco.