Migliaia di torinesi ieri sera hanno manifestato il loro disappunto in piazza Castello per l'entrata in vigore del certificato verde obbligatorio. Tra loro anche esponenti locali della politica.
È il contenuto del post che il virologo Roberto Burioni ha ri-tweettato sul suo profilo social con il fine, per utilizzare l'espressione della vignetta, di condividere "Precisazioni prima di far paragoni".
Il sistema del Green Pass potrebbe dare una forte spinta a coloro che sono indecisi sul vaccino, anche se andrebbe comunque data l'alternativa del tampone, per rispettare gli equilibri costituzionali.
Nel corso delle repliche ai senatori, in vista del Consiglio europeo previsto per il 24 e 25 giugno, il premier ha parlato anche della ripresa economica, della situazione pandemica e dei migranti. Fino ad arrivare ai rapporti Ue-Turchia e alla difficile situazione con la Libia.
Da regolamento tutti coloro che provengono da paesi extra Ue, devono osservare un periodo di quarantena. L'ambasciata turca ha provato a cercare una mediazione per ottenere dei visti per permettere l'ingresso dei tifosi, ma il Green Pass oggi è ancora un'idea e dal Governo non sono arrivate risposte.
Le discoteche restano ferme al palo, in teoria. Mentre i gestori aspettano che il tema sia affrontato in maniera risolutiva una volta per tutte, c'è chi viola le regole e chi le aggira
Mentre il settore wedding dovrebbe partire dal 15 giugno, la UE attiverà il pass verde solo dal 1° luglio. Questi ritardi sono dovuti a problemi di violazione di privacy, perché la certificazione rende troppo pubblici dati che dovrebbero essere sensibili.