Sono scattati gli arresti domiciliari per un funzionario di Poste Italiane per truffa, riciclaggio e favoreggiamento, nonché il sequestro della somma di 2.182.069,60, nei confronti dei due fratelli beneficiari del profitto del reato.
Le Fiamme Gialle hanno potuto sin da subito constatare la presenza di numerosi scatoloni contenenti marijuana e hashish che stavano per essere sistemati da parte di due dipendenti della società, pronti per esser venduti on line e al dettaglio
Ad usufruire dei crediti fittizi per l'Iva per 67 milioni di euro, sarebbero state 14 società, operanti in vari settori economici, sparse in tutta Italia.
Il referente italiano dell'organizzazione percepiva il reddito di cittadinanza. Il giro di droga, pare avrebbe fruttato al dettaglio oltre 3 milioni di euro
La truffa ha consentito all’impresa di evadere, negli anni, imposte e contributi per quasi un milione di euro, provocando danno ai lavoratori stessi, che si sono visti riconoscere solamente una parte dei contributi in realtà spettanti.
L'ONLUS è riuscita a percepire nel corso degli anni finanziamenti pubblici, erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da altri Enti pubblici, per complessivi 560mila euro.
La Guardia di Finanza invita i cittadini, anche tramite il servizio “117”, a denunciare chi si renda responsabile della messa in vendita di articoli contraffatti soprattutto se inneggianti a simboli mafiosi.