Oggi, lunedì 3 ottobre, il gas risulta in calo e si attesta, all'apertura dei mercati, sotto i 177 euro al megawattora. Si rileva invece un aumento per il petrolio con il barile di greggio scambiato a 81,92 dollari e un aumento del 3,06%.
Dmitry Medvedev ha detto di dubitare che l’Ucraina esisterà ancora “tra un paio d’anni”. È prevista per oggi la firma di un accordo Israele-Ue per esportazione di gas. Gli States venderanno fino a 45 milioni di barili di petrolio della Strategic Petroleum Reserve. Antony Blinken: “Il futuro dell’Ucraina dipende dagli ucraini. Noi li sosterremo”.
Se vogliamo schierarci con gli ucraini, e ridimensionare il potere di Putin, dobbiamo schierarci anche contro petrolio e gas. Perché il controllo delle forniture è una delle armi principali della Russia, convinta che gli europei cederanno quando dovranno spendere il doppio per riscaldare le proprie case.