La truffa ha consentito all’impresa di evadere, negli anni, imposte e contributi per quasi un milione di euro, provocando danno ai lavoratori stessi, che si sono visti riconoscere solamente una parte dei contributi in realtà spettanti.
L'ONLUS è riuscita a percepire nel corso degli anni finanziamenti pubblici, erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da altri Enti pubblici, per complessivi 560mila euro.
Scattata nei confronti del 56enne Paolo Sipone la misura cautelare del sequestro del patrimonio illecitamente accumulato, costituito da 5 società di capitali di cui una di diritto austriaco, sette fabbricati siti in Roma, nonché ulteriori disponibilità finanziarie.
Sono stati eseguiti sequestri preventivi di disponibilità finanziarie, ammontanti a oltre 2 milioni di euro, presenti su 63 conti correnti intestati a tre degli indagati a 7 imprese compiacenti