"Da quattro mesi aveva chiesto l'aiuto medico al suicidio, rientrando nelle condizioni previste dalla Corte Costituzionale, ma una serie di incredibili ritardi e di boicottaggi da parte del Servizio sanitario l'hanno portato a scegliere la sedazione profonda". Così l'avvocato Filomena Gallo, legale della famiglia Ridolfi.
Fabio, riuscendo a comunicare mediante un puntatore oculare, ha scelto la via della sedazione, motivo per cui sarĂ trasferito all'hospice di Fossombrone. Il fratello Andrea: "Non siate tristi, per lui sarĂ una liberazione. Fabio avrĂ quello che voleva".
Visto il silenzio sulle modalitĂ di somministrazione del farmaco per il suicidio assistito, Fabio Ridolfi ha scelto la sedazione profonda e continua con sospensione del sostegno vitale come metodo per porre fine alle sue sofferenze causate dalla tetraparesi
Il Comitato Etico Regione Marche ha dato il via libera al suicidio assistito per Fabio Ridolfi, 46enne immobilizzato a letto da 18 anni per una tetraparesi causata dalla rottura dell'arteria basilare. Si tratta del secondo italiano a cui viene accordata questa pratica.