La societĂ avrebbe commesso reati tributari, con dichiarazioni infedeli mediante uso di fatture e altri documenti fraudolenti, per abbattere i costi Iva.
Secondo gli inquirenti, le società erano iscritte come elvetiche, ma lavoravano a Milano. Il gruppo multinazionale con cui collaboravano si è accordato con il Fisco.
Il sistema criminale sarebbe stato finalizzato alla gestione delle scommesse sportive. Gli indagati avevano ideato su internet una piattaforma di gioco non autorizzata in Italia, i ricavi venivano raccolti da agenzie per confluire sul conto di una societĂ maltese. per poi essere riciclati.
Le Fiamme Gialle italiane hanno interpellato l’amministrazione fiscale della Romania, dove la ditta di pulizie non svolgeva alcuna attività . Tutti i dipendenti erano inquadrati secondo la normativa contributiva rumena pur essendo residenti in Italia da molti anni.
Le indagini hanno permesso di richiedere il sequestro preventivo di denaro contante, immobili ed autoveicoli nella disponibilitĂ della cooperativa e del suo amministratore per un valore di oltre 1,8 milioni di euro.
Confisca definitiva di oltre mezzo milione di euro, pari al profitto dell’evasione fiscale, nei confronti di una donna titolare di una ditta operante nel settore della nautica.
Migliaia di aziende piccole e medie evadono sistematicamente ogni giorno, tenendone traccia informatica, per capire quanto sono riuscite a frodare allo Stato, senza che nessuno muova un dito.