"Marco è nato sano e bellissimo. Il giorno dopo l'ho ritrovato in un'incubatrice devastato da ustioni sul lato sinistro del corpo". Il dolore di una giovane madre che ha vissuto sulla propria pelle e su quella di suo figlio il dramma della violenza ostetrica e della malasanità neonatale, riflesso di quanto sul lavoro l'indifferenza, la superficialità e l'insipienza vadano spesso a braccetto.
All'alba di oggi, a Crotone, sono arrivati ben 411 migranti di cui 125 minori provenienti da Siria, Libano e Palestina. Cinque persone, tra cui una donna incinta, sono state trasportate in ospedale.
Il 28enne è stato condannato per maltrattamenti ripetuti nei confronti della compagna, in stato di gravidanza e della figlia minorenne. Violenze che avevano creato condizioni di prostrazione psicologica e di sudditanza.
Nella notte di venerdì 22 luglio, madre e figlio di 50 e 28 anni sono stati arrestati dai Carabinieri per aver picchiato, insultato e minacciato la compagna incinta dell'uomo. I due sono finiti in carcere, la donna è stata portata in ospedale con evidenti segni di violenza per controllare le condizioni del feto.
La furia dell'uomo non si è arrestata nemmeno all'arrivo dei Carabinieri, che hanno dovuto immobilizzarlo ed arrestarlo per poter permettere alla donna di mettersi in salvo.
Il medico ha chiesto alla donna che si rivolgesse al suo ginecologo in modo da poter ricevere un certificato di buona salute e procedere con il vaccino.