Mentre i temi dominanti a Davos riguardano la guerra tra Israele e Hamas e la corsa alla Casa Bianca, la guerra in Ucraina, ormai nel terzo anno, sembra essere scivolata in secondo piano. Gli aiuti finanziari e militari da parte dell'Occidente a Kiev diventano sempre più incerti.
"Putin voleva meno Nato, invece ne avrà di più". Perentorio il segretario generale, Jens Stoltenberg, nel suo intervento al Forum economico di Davos. "La Nato non sarà parte della guerra in Ucraina", Von der Leyen: "L'Ucraina deve vincere la guerra. L'aggressione russa sarà un fallimento".
"L'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato sarebbe un errore con conseguenze di vasta portata". Ad affermarlo è stato Sergej Ryabkov, viceministro degli Esteri russo. La Germania, intanto, ha previsto uno stop alle importazioni di petrolio dalla Russia entro la fine dell'anno. A Mosca, invece, le attività della casa automobilistica francese Renault sono, a cominciare da oggi, di proprietà dello Stato.