A 4 anni dal crollo del ponte Morandi, attraverso una intercettazione dei Carabinieri relativa a una indagine antimafia, si scopre che tra i mezzi coinvolti nel disastro c'era un furgone con 900 chili di hashish. Dopo la tragedia, la Ndrangheta avrebbe tentato di recuperare il carico stupefacente, ma senza successo.
Inizia oggi, 7 luglio, il processo per il crollo del Ponte Morandi che il 14 agosto 2018 costò la vita a 43 persone. Parti civili e imputati si presenteranno in aula per la prima udienza e dovranno rispondere delle accuse di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d'atti d'ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti.
Dopo 11 udienze, i pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno hanno chiesto il rinvio a giudizio per 59 persone e 2 società per il crollo del Ponte Morandi all'udienza preliminare. I pm hanno chiesto anche il dissequestro dei reperti.
Tra i 59 imputati figura l'ex Amministratore delegato di Atlantia e Aspi, Giovanni Castellucci. Portavoce dei parenti delle vittime: "Importante esserci".