A Davos, durante il World Economic Forum, il sindaco di Kiev parla per la sua gente: “È difficile capire cosa vivono gli ucraini. Tornare alla vita normale non è facile”. Anche Scholz, cancelliere tedesco, è intervenuto: “Non ci sarà una pace dettata. Putin deve capirlo”.
Washington sta inasprendo le sanzioni contro la Russia e aumentano gli aiuti a Kiev. Svezia e Finlandia hanno dichiarato di voler entrare nella Nato. Agli occhi del Cremlino, l'occidente è pronto a conquistare il paese. Forse la Casa Bianca ha dimenticato che il primo interesse degli Stati Uniti è evitare una guerra nucleare con la Russia.
"Per sette anni non ha reagito al sabotaggio di Kiev degli accordi di Minsk per una soluzione nell'Est dell'Ucraina". Così Il ministero degli Esteri russo Lavrov. Mentre dall'acciaieria di Azovstal si leva una colonna di fumo nero, la Repubblica popolare di Donetsk fa sapere che non vi sarebbero più civili nell'impianto.
"Faccio di tutto per evitare un'escalation del conflitto. Dobbiamo escludere l'utilizzo del nucleare. Andremmo incontro alla Terza Guerra Mondiale". Ad affermarlo è il cancelliere tedesco Olaf Scholz, incalzato dalla stampa locale sul mancato invio di armi pesanti all'Ucraina. Zelensky ha proposto alla Banca Mondiale di introdurre una tassa di guerra a sostegno dell'Ucraina.
"Non abbiamo colpito noi la stazione. Si tratta dell'ennesima provocazione di Kiev". Smentisce così il Cremlino l'attacco che ha visto perdere la vita ad oltre 30 persone a Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Sui resti del missile, intanto, è stata trovata una scritta in cirillico che recita: "Per i bambini".
Un vasto incendio si è sviluppato in un deposito petrolifero di Belgorod, in Russia. Per Mosca si tratta di un attacco ucraino. Il Cremlino, intanto, fa marcia indietro in diverse zone del Paese. Ma la Nato mette in guardia: "Non fatevi ingannare. Stanno radunando le truppe per un nuovo attacco ad Est".
Si è tenuto oggi l'incontro tra il presidente francese e quello russo Putin sulla questione dell'Ucraina. Macron: "Il dialogo è l'unica opportunità per garantire sicurezza e stabilità all'Europa"
La Russia non ha più spazio per arretrare e questa condizione la rende sempre più disposta a correre rischi maggiori, come dispiegare al confine dell'Ucraina il più grande numero di militari dal 1989, per scatenare una guerra.
Oggi in Russia si terrà il congresso del partito di Putin "Russia Unita". A tre mesi dalle elezioni elettorali, durante il congresso saranno designati i candidati del partito e sarà delineato il programma elettorale.