Il dramma delle morti sul lavoro non dà tregua. Stamattina è deceduto un operaio nel Catanese e un suo collega è rimasto gravemente ferito in provincia di Pordenone. Il primo è morto precipitando da un montacarichi; il secondo è caduto da una scala, ora in condizioni serie, ma per fortuna non in pericolo di vita.
Un film prodotto da Ibla Film e Rai Cinema: Fiorello mette in scena la tragica storia del crimine che ha cambiato per sempre la percezione dell'omosessualità in Italia.
Esaminata la posizione fiscale di un’associazione culturale attiva nel settore turistico a mezzo di moto-calessini, utilizzati per giri turistici del centro storico della città. L'associazione avrebbe incassato i pagamenti relativi ai tour effettuati dagli avventori facendoli figurare come quote associative degli ignari turisti.
Una grande folla si è raccolta per l'ultimo saluto alla bambina, uccisa la scorsa settimana nel catanese. Durante l'omelia l'arcivescovo ha parlato dei «bambini contesi e barattati» e ha chiesto di «non lapidare» la madre della piccola.
Se da un lato i familiari della piccola continuano a non darsi pace per quanto accaduto, dall'altro il timore che la madre possa darsi alla fuga o possa mettere fine alla sua vita cresce giorno dopo giorno. La donna è sorvegliata 24 ore su 24 dalla Polizia Penitenziaria. Non esclusa aggressione da parte delle altre detenute.
Nel mirino delle Fiamme Gialle di Catania un imprenditore milanese. Le indagini, condotte dai militari, hanno permesso di disvelare un pericoloso meccanismo fraudolento perpetrato dal soggetto in questione in materia di violazioni tributarie e commissioni di frodi nel campo delle accise.
Secondo i risultati raccolti dalle indagini, Elena Del Pozzo non sarebbe stata uccisa in casa. Intanto, proclamati lutto cittadino e funerali per mercoledì 22 giugno.
La madre della piccola Elena non ha scelto il silenzio, ha risposto alle domande durante l'interrogatorio per la convalida del fermo. La 23enne ha confermato di aver ucciso da sola la figlia.
Elena aveva un sogno. voleva fare il medico da grande. Il padre della bimba: "Amo mia figlia più di ogni altra cosa al mondo, ma mi è stata portata via".
Proseguono le indagini dei Carabinieri nella casa di Mascalucia: c'è il sospetto che Martina Patti possa aver avuto un complice nell'omicidio della figlia.