Figlio secondogenito del capo del clan dei Casalesi, Francesco Schiavone, detto "Sandokan", ha cominciato un dialogo con la direzione anti-mafia di Napoli, a cui avrebbe reso già due interrogatori.
Per i magistrati della Procura generale di Napoli, Cosentino era il referente politico nazionale del clan dei casalesi, con il quale l’ex sottosegretario all'Economia berlusconiano avrebbe avuto un patto per ottenere voti in cambio di contributi ai camorristi.