Il 65enne avrebbe seguito sul treno la 17enne alla stazione, per poi sedersi accanto a lei e provare a baciarla con la forza, mettendole le mani sul collo e sulle cosce. L'uomo è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione.
Dopo la prima denuncia, il 50enne avrebbe continuato imperterrito nella sua condotta vessatoria, scrivendole in continuazione, pedinandola, insultandola e danneggiando la sua automobile. La donna ha sporto così una seconda denuncia.
Il Cdm ha approvato un decreto legge unico che prevede la proroga dell'uso di mascherine negli ospedali e nelle Rsa, mentre sancisce la fine dell'obbligo vaccinale anti Covid per medici e personale sanitario. Approvate anche le misure contro rave party e l'ergastolo ostativo, considerato strumento valido per combattere la criminalità organizzata.
Appena scattato il verde, il 49enne alla guida di una Fiat Panda avrebbe investito qualche metro più avanti la motocicletta. Vani i tentativi di rianimazione effettuati dal personale medico. l'uomo purtroppo non ce l'ha fatta. L'autista della Panda avrebbe omesso il soccorso e sarebbe fuggito subito dopo l'impatto.
Entrava nel supermercato poco prima dell’orario di chiusura, minacciando il personale con una pistola e si faceva consegnare il contenuto delle casse. Gli appostamenti predisposti dalla Polizia hanno messo fine alla sua carriera.
Neymar rischia il carcere: il brasiliano potrebbe dover scontare due anni di reclusione per corruzione. Il brasiliano è arrivato in tribunale in Spagna per i presunti illeciti che riguardano il suo trasferimento dal Santos al Barcellona nel 2013.
Una donna di 85 anni non autosufficiente è stata detenuta presso il carcere di San Vittore a Milano per l'occupazione abusiva di un alloggio. Oggi, dopo oltre due settimane, è tornata libera. Il caso era stato denunciato ieri dall'associazione Antigone e suscitato grande indignazione.
Smascherati due uomini di 53 e 41 anni, indiziati di almeno 21 furti attuati fingendosi tecnici del gas. Il primo si trova in carcere e il secondo agli arresti domiciliari