Alcuni video ripresi dagli stessi manifestanti mostrano come una folla gremita si è radunata intorno all'1 di notte (le 22 del 19 luglio in Italia), cantando slogan religiosi e prendendo possesso dell'ambasciata svedese in meno di 60 minuti. La protesta si inserisce nell'ambito della forte indignazione da parte del mondo musulmano per il recente rogo di un Corano a Stoccolma.
La vita quotidiana e la geopolitica nel Medio Oriente sarebbero cambiate per sempre, sotto i colpi di una guerra che, tanto quanto non ha avuto risalto mediato, è stata fondamentale nel disegnare il mondo di oggi. Le truppe occidentali arriveranno nella capitale irachena il 9 aprile: fu l'ultimo capitolo del regno di Saddam Hussein, alla guida del Paese dal 1979.
Per i dissidenti sono già considerate "elezioni farsa", utili solo a "legittimare la classe politica al potere". Per questa ragione c'è da aspettarsi il boicottaggio delle urne di tutti gli attivisti.
La deflagrazione è avvenuta nella Città di Sadr, quartiere periferico a est di Baghdad a maggioranza sciita, più volte nel corso degli ultimi 15 anni preso di mira da attentati.
Mandato d'arresto anche per il responsabile provinciale della sanità, Saddam Sahib al-Taweel. al-Kadhimi: "Profonda ferita nella coscienza di tutti gli iracheni"