Detenuto agli arresti domiciliari si è sentito male, accusando un forte dolore al petto proprio mentre i poliziotti effettuavano un controllo per vedere se fosse effettivamente in casa.
Dipendente di una ditta al lavoro in autostrada, l'uomo è incappato nei controlli della Stradale. Gli agenti lo hanno arresto per aver violato gli obblighi di assistenza familiare, su di lui pendeva l'ordine di carcerazione emesso dalla Procura.
Cenza lavoro e con la patente revocata ha costretto la madre ad accompagnarlo dai pusher nei boschi del circondario e a sborsare considerevoli somme di denaro per pagargli la droga, il tutto accompagnato da continue minacce, offese e ricatti.
Tutto è partito dalle dichiarazioni rilasciate dalla minorenne negli Uffici di Polizia, dove la stessa si è presentata spontaneamente a ottobre scorso, raccontando tra le lacrime, quanto fosse costretta a subire ormai da anni, all’interno del proprio nucleo familiare.
A carico un provvedimento dall'allontanamento dall'ex moglie e dai figli nel 2015, è finito poi agli arresti domiciliari. Ieri si è recato per l'ennesima volta sul posto di lavoro dell'ex, umiliandola e minacciandola.
Il 60enne è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Secondo quanto emerso durante le indagini, l'uomo avrebbe picchiato in più occasioni moglie e figlia oltre a minacciare di morte il cane.
Le urla della ragazzina hanno richiamato gli amici che hanno immediatamente provveduto a dare l'allarme avvertendo le Forze dell'Ordine. Così la Polizia ha arrestato il 40enne, gravemente indiziato del reato di violenza sessuale.
Un uomo di 66 anni è stato arrestato a Sestu, in provincia di Cagliari, per ripetuti maltrattamenti nei confronti di figlio e moglie invalida. Il ragazzo ha chiesto aiuto alla Polizia dopo l'ennesima lite scoppiata in casa.
L'episodio è accaduto a Napoli circa un anno fa e non è mai stato denunciato alle Autorità, tant'è che se n'è avuta notizia solo oggi. Al 26enne arrestato viene contestata non soltanto la premeditazione del gesto, ma anche l'aggravante del metodo mafioso.
Un ragazzo di 25 anni è stato arrestato a Cagliari per detenzione e spaccio di cocaina. Rinvenuti 22 grammi della sostanza, 63 dosi confezionate e denaro contante.