I due cittadini georgiani sono finiti in carcere. Gli agenti hanno perquisito ogni centimetro dell’auto, scoprendo in alcuni vani ricavati nella tappezzeria 2 pistole pronte al fuoco, di cui una con matricola abrasa e di provenienza furtiva; 2 buste contenenti monili in oro, orologi, medaglie e circa 7mila euro in contanti.
Rintracciata alcune ore dopo la scoperta del massacro, gli investigatori l'hanno trovata in provincia di Vicenza, dove è arrivata con l'auto. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia effettivamente successo all'interno della villetta; soprattutto il primo obiettivo è arrivare a determinare cosa sia stato usato per uccidere la madre 84enne. Ancora gravissimo il padre.
Picchiata violentemente dal marito, durante la sera di Natale, con calci e pugni che le hanno procurato diverse fratture alle costole, lei ha guadagnato la fuga grazie allo spray urticante che aveva in borsa.
La raffica di colpi ha determinato una vera e propria escalation di paura tra i titolari delle attività, l'uomo ha però lasciato dietro di sé una lunga serie di indizi raccolti e messi insieme minuziosamente dagli investigatori.
I beneficiari, quasi tutti di origine somala, attraverso pagamenti via pos senza causale, giravano gli importi al titolare dell'internet point, il quale, a sua volta, restituiva in contanti quasi tutto, tenendo per sé una "commissione".
L'ultimo piano, occupato abusivamente da un ragazzo, era frequentato da numerosi tossicodipendenti. Gli Agenti hanno fatto scattare il blitz accodandosi alla fila dei clienti e riuscendo in tal modo ad entrare nell'appartamento.
La donna era andata a riprendere la piccola che aveva trascorso la giornata col padre, quando si è presentata alla porta l'ex marito l'ha prima insultata, poi strattonata, afferrata per i capelli facendola cadere a terra e le ha strappata il cellulare per non farle chiedere aiuto, fortunatamente troppo tardi. Per bloccarlo ci sono volute diverse pattuglie dei Carabinieri.
Trovati in casa cocaina, marijuana e hashish oltre a 300 flaconi di metadone. L'uomo è risultato essere percettore del Reddito di cittadinanza, per cui sarà inoltrata richiesta di revoca all'Inps.
Secondo il racconto dei genitori, il figlio aveva chiesto dei soldi, come aveva già fatto in più occasioni precedentemente, ma questa volta di fronte al loro rifiuto, li ha minacciati e attaccati violentemente.
Trasportato in ospedale privo di sensi, con vistosi ematomi al volto ed alla testa e con evidenti perdite di sangue dal cavo orale, l'uomo è morto due giorni dopo. L'aggressore è stato arrestato, la scena è stata ripresa dalle telecamere della zona.