Per 5 persone è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare, a seguito delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza in merito all'appropriazione indebita del reddito di cittadinanza. Nei guai dipendente di un patronato di Torino.
Due coniugi di nazionalità albanesi sono stati arrestati con l'accusa di spaccio e detenzione di stupefacenti nella città di Mestre. Sono stati sequestrati 70 chili tra cocaina, hashish e marijuana.
I Carabinieri di Livorno hanno descritto questo gruppo come "disarticolato, una violenta organizzazione criminale italo-albanese" e hanno spiegato che erano intenzionati a espandersi anche nei locali in provincia di Pisa.
A Piacenza, sono stati arrestati quattro sindacalisti, dirigenti di Si Cobas, con una molteplicità di accuse a loro imputate. Scioperi in tutta Italia.
Arrestati a Genova due imprenditori e una donna per associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione e autoriciclaggio. Nascondevano l'attività di prostituzione attraverso la gestione di un centro massaggi che è stato sequestrato
Da questa mattina, 12 luglio, la polizia di Torino sta eseguendo numerose perquisizioni nei confronti di diverse persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e riciclaggio di denaro provento di delitto. Oltre a Torino, l'operazione riguarda le province di Milano, Varese, Alessandria, Napoli ed Asti.
I trafficanti erano soliti cambiare frequentemente veicoli, alloggi, numeri di telefono, mai a loro intestati, e nascondere la droga e il denaro frutto dello spaccio nei doppi fondi delle auto, nello sciaqcuone del water o nelle camerette dei figli.
Trenta indagati, l’organizzazione vanta collegamenti per la fornitura di stupefacenti con la Spagna, moltissimi gli acquirenti provenienti anche da zone diverse della Campania, nonché dalla Puglia e dalla Sicilia.
Durante le indagini, i Militari hanno hanno disvelato un sistema corruttivo circa la produzione e la distribuzione di protesi e apparecchi dentali da parte di una società attiva nel settore dell'odontotecnica.
Le indagini hanno permesso di svelare un meccanismo illecito circa fatture inesistenti emesse da cooperative sub-appaltatrici. Nel mirino delle Fiamme Gialle di Milano un imprenditore e il suo commercialista per reati tributari e auto riciclaggio; sequestrati anche beni per oltre 10 milioni di euro.